La storia e le testimonianza di: Carlo LEONE


Nato il:: 26/06/1922 a Rivoli
Morto il:: 25/02/1945 a Rivoli
Fucilato alle Casermette (Rivoli)
Corpi: arruolato negli Alpini Reparto Sanitá - inserito nella 43º DIV. DE VITIS
Estratto:
Partigiano
Si racconta:

Nato a Rivoli (To) il 26 giugno 1922, fucilato alle Casermette di Rivoli, il 25 febbraio 1945. Falegname di professione, Carlo venne arruolato, come Alpino, nel Reparto Sanità del Distretto Militare di Torino.
Dopo l’8 settembre del 1943 entrò subito nelle prime formazioni di partigiani. Catturato venne condotto nella Caserma di Via Asti a Torino e qui, per quasi due mesi, fu torturato perché volevano sapere dove fossero gli altri due fratelli. Rilasciato si è subito riunito con Elio Ferrero ed i Piol al Colle Braida come autista della squadra "Volante".
Successivamente fu nuovamente catturato e portato alla Casa Littoria. Quando lo vede la sorella Pierina, lo trova con le gambe fasciate e tutto dolorante; lui le dice essere caduto dalle scale: era prigioniero e non poteva parlare. Dalla Casa Littorio viene poi portato alle Casermette, dove c’era un austriaco della Wehrmacht, di nome Schlider, che cercava di fare il possibile per aiutare i partigiani. Dopo un po’ di giorni Schlider dice alla sorella di non andare più a trovare il fratello altrimenti sarebbe finita male anche per lei.
Poi però i fascisti hanno consegnato i prigionieri ai tedeschi. In prigione avevano dei tavolacci per dormire c’era molta umidità. Sono stati lì per un lungo periodo finchè sono stati costretti, sotto tortura, a confessare di essere stati proprio loro a far saltare un pezzo della ferrovia ad Avigliana.
Dalla finestra del carcere è riuscito a comunicare con ha la sorella per far dire al loro fratello Giovanni di prendere qualche ostaggio per cercare di fare uno scambio, altrimenti sarebbero stati ammazzati tutti. Hanno chiesto il cambio, ma non glielo hanno concesso. Li hanno messi al muro e li hanno fucilati tutti. Prima della fucilazione ha scritto su una carta del formaggio che perdonava tutti.


Fonte:
Biografia tratta dalla testimonianza della sorella Pierina
Testimonianza:
testimonianza non reperibile

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Rivoli partigiana


La ribellione contro il nemico interno ed esterno, il coraggio di affrontare prove durissime guidati dalla voglia di libertà…. La Rivoli Partigiana è stata questo e molto altro; le nostre vie, le nostre case, le nostre piazze sono state testimoni del sacrificio di ragazzi giovanissimi che inseguivano un futuro libero dalla dittatura Nazifascista. Anche a Rivoli la Resistenza fu fame, freddo, sangue, paura per sé stessi e per le proprie famiglie, ma fu anche gioia, solidarietà e soprattutto consapevolezza di trovarsi dalla parte giusta. Molti furono i tragici avvenimenti nel nostro territorio riportati nei testi e tramandati di generazione in generazione, e sarebbe un autentico delitto scordare ciò che successe nella nostra Città.

Un progetto aperto


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