La storia e le testimonianza di: Luciano BERTON


Soprannome:: CAISER
Nato il:: 26/03/1921 a Torino
Morto il:: 10/03/1945 a Rivoli
Fucilato alle Casermette (Rivoli)
Corpi: arruolato in ARTIGLIERIA - inserito nella BRG. AUGELLO
Estratto:
Partigiano
Si racconta:

Nato Torino il 26 marzo 1921, fucilato alle Casermette di Rivoli il 10 marzo 1945. Militare in Artiglieria, dopo l’8 settembre si unisce  ai primi gruppi di partigiani della bassa Valle di Susa nella Brigata “Augello” del Gruppo Mobile Operativo.
Nell’ottobre del ’43 fu lui ad informare i comandi partigiani che ad Alpignano i Repubblichini stavano scaricando provviste alimentari; a seguito di questa notizia i partigiani riuscirono e recuperare un po’ di vivande.

Nel marzo del ’45 avvisò che ci sarebbe stato un rastrellamento; aveva infatti notato a Collegno un gruppo di S.S. da cui aveva colto la notizia. Con la bici si reca subito a Val della Torre a riferire quanto era venuto a sapere. Subito i comandanti partigiani diedero disposizione di lasciare tutta la zona e dirigersi verso Rivoli, Lanzo e la Val di Susa.
Si salvarono tutti ad eccezione di Luciano che pensava di non poter essere sospettato ed un tedesco della Wermacht, un certo Walter, che stava con i partigiani da alcuni mesi. Quando arrivarono i tedeschi con cinque camion ed un autoblindo dapprima fucilarono il tedesco Walter in quanto non credettero a tutto quanto aveva affermato per giustificare la sua presenza, poi fucilarono un altro ragazzo del posto e catturarono Luciano Berton e Luigi Lucco Borlera (anche lui era rimasto a Val Della Torre pensando di non poter destare sospetti). Vennero quindi portati alle Casermette di Rivoli e qui fucilati assieme a Giuseppe Cassinelli, Renato Molinari, Luigi Moschini, Francesco Novelli e Giuseppe Tartaglione.


Fonte:
Biografia tratta da Testimonianze sulla Resistenza a Rivoli Collana Pubblicazioni del Consiglio di Biblioteca Citt&eaacute; di Rivoli - anno 1985
Testimonianza:
testimonianza di Corrado FILIPPINI

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Rivoli partigiana


La ribellione contro il nemico interno ed esterno, il coraggio di affrontare prove durissime guidati dalla voglia di libertà…. La Rivoli Partigiana è stata questo e molto altro; le nostre vie, le nostre case, le nostre piazze sono state testimoni del sacrificio di ragazzi giovanissimi che inseguivano un futuro libero dalla dittatura Nazifascista. Anche a Rivoli la Resistenza fu fame, freddo, sangue, paura per sé stessi e per le proprie famiglie, ma fu anche gioia, solidarietà e soprattutto consapevolezza di trovarsi dalla parte giusta. Molti furono i tragici avvenimenti nel nostro territorio riportati nei testi e tramandati di generazione in generazione, e sarebbe un autentico delitto scordare ciò che successe nella nostra Città.

Un progetto aperto


Ci piacerebbe collaborare con quanti hanno a cuore la Resistenza e tutti i suoi valori e far crescere questo luogo di memoria.